POLITICA SCOLASTICA

Riforma del Voto di Condotta: Cosa Cambia nella Scuola Italiana

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva la riforma del voto di condotta, che sarà pienamente operativa dall’anno scolastico 2025/2026. L’obiettivo è costruire una scuola più autorevole, basata sul merito, sul rispetto e sulla responsabilità.

Ecco i punti chiave della riforma:

  • Centralità del voto di condotta: Il voto di condotta non è più solo una valutazione disciplinare, ma diventa un vero e proprio strumento educativo. Valuta il comportamento dello studente durante l’intero anno, misurando il suo rispetto per le regole, per le persone e il suo impegno nella vita scolastica.
  • Conseguenze del voto di condotta:
    • Per essere ammessi alla classe successiva, gli studenti devono ottenere un voto di condotta superiore a sei decimi.
    • Un voto pari a sei decimi non è più sufficiente per passare l’anno. Gli studenti dovranno superare un esame di recupero che consisterà in un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, legato ai motivi che hanno portato al voto basso.
    • Non è specificato cosa succeda se il voto è inferiore a sei decimi, si presume che ciò comporti la bocciatura.
  • Sanzioni più formative: La riforma modifica la funzione delle sanzioni per gli studenti. Le sospensioni dalle lezioni non saranno più una semplice punizione, ma diventeranno occasioni di crescita. Gli studenti sospesi dovranno svolgere attività di approfondimento sui propri comportamenti o partecipare ad attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni.
  • Valutazione dei comportamenti: La valutazione del comportamento terrà conto, in particolare, di episodi di violenza o aggressione contro il personale scolastico o gli altri studenti, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco all’interno della comunità scolastica.

L’intento del Ministro Valditara è di ribadire che nella scuola italiana il rispetto è imprescindibile e che la riforma punta a formare cittadini responsabili e consapevoli, in una scuola che sia autorevole, ma non autoritaria.

Ufficio Stampa Adesso Scuola

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