NASPIPATRONATO

Naspi: requisiti alleggeriti

✅**Cosa cambierà sostanzialmente per la Naspi?**

Ecco le novità che la legge di Bilancio dovrebbe introdurre dal prossimo primo gennaio.

Si alleggeriscono i requisiti per percepire la Naspi nel 2022. È quanto stanno per introdurre i legislatori. E si partirà da gennaio, come vuole l’iter della legge di Bilancio. È proprio la manovra finanziaria per il 2022 ad introdurre una grande novità per i disoccupati che si accingeranno a richiedere la Naspi.

C’è chi parla di requisiti semplificati dal 1° gennaio 2022 per il sussidio per disoccupati Inps. Ma in sostanza ciò che cambia è il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.

Infatti, stando a quanto prevede la nuova manovra finanziaria, per avere accesso alla indennità per disoccupati meglio conosciuta come Naspi, non sarà più necessario rispettare il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo che precedono la perdita di occupazione.

✅**I requisiti della Naspi**

Per fugare tutti i dubbi, occorre rivedere i requisiti della Naspi con cui si dovranno interfacciare i diretti interessati.

Serve la perdita involontaria del rapporto di lavoro, nel senso che escludendo le dimissioni per giusta causa, rinunciare per volontà al proprio lavoro fa perdere il diritto alla Naspi.

Nello specifico serve:
* Stato di disoccupazione;
* 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la perdita del posto di lavoro.

👉**Cambia il decalage del 3%**

Oltre alla semplificazione dei requisiti, probabilmente dettata dalla grave crisi di questi tempi, un’altra novità in tema di Naspi riguarda il decalage del 3%.

Come tutti quelli che hanno avuto a che fare con la Naspi in questi anni, sanno bene che gli importi della Naspi calano del 3% dopo i primi mesi di indennizzo.

Adesso però, si cambia. Il decalage del 3%, che oggi inizia a sortire effetto a partire dal 4° mese di fruizione del benefit, scatterà dal sesto mese.

In pratica per i primi 5 mesi di percepirà la somma massima spettante, con il decalage del 3% che scatterà dal primo del sesto mese di fruizione del sussidio.

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