COMUNICATI

La scuola in Campania senza guida: un paradosso di reggenze e posti vacanti

A seguito dell’inizio della procedura per l’assegnazione di nuovi incarichi ai Dirigenti Scolastici (USR Campania) con decorrenza 1° settembre 2025 – Presentazione istanze fino al 14 agosto 2025, pubblicata dall’USR Campania con R.U. 0060025 del 07/08/2025, si evidenzia una profonda crisi gestionale che lascia 42 scuole senza un dirigente scolastico titolare. Nonostante la disponibilità di dirigenti idonei e l’aumento dei pensionamenti, le scelte dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) sembrano aggravare la situazione, affidando la guida di queste scuole a dirigenti già impegnati su altre sedi. Questa prassi, nata come soluzione d’emergenza, si è trasformata in una scelta strutturale che sta compromettendo la stabilità e la qualità dell’istruzione nella regione.


La gestione dei posti e le decisioni controverse

  • Pochi dirigenti per troppe scuole. Le scuole senza dirigente scolastico sono attualmente 70. Di queste, solo 28 sedi verranno assegnate a nuovi titolari, provenienti dalle graduatorie dei concorsi 2011 e 2023. Restano così 42 scuole che andranno in reggenza. Il direttore generale dell’USR Campania ha optato per questa soluzione, nonostante l’elevato numero di pensionamenti e dimissioni, che hanno liberato nuovi posti (25 a marzo, più 28 a giugno).
  • No alla permanenza in servizio. Nonostante la legge di bilancio del 2025 (art. 1 comma 165) permetta ai dirigenti scolastici di rimanere in servizio fino a 70 anni su esplicita richiesta, il direttore generale della Campania ha negato questa possibilità a tutti i dirigenti che l’avevano richiesta. Questa decisione è particolarmente controversa, dato che in altre regioni è stata autorizzata la permanenza di 21 dirigenti in servizio, contribuendo a coprire le sedi vacanti.
  • Mobilità interregionale bloccata. Le richieste dei sindacati per riaprire la mobilità interregionale sono state ignorate. Circa 200 dirigenti campani, vincitori del concorso 2017 e attualmente in servizio in altre regioni, non possono rientrare. Questi dirigenti potrebbero ricoprire i posti vacanti, ma l’USR preferisce lasciare le scuole in reggenza, perpetuando una situazione di precarietà.

Le conseguenze di una gestione fallimentare

Le scelte dell’USR Campania hanno un impatto negativo su diverse parti del sistema scolastico:

  • I dirigenti scolastici titolari: Sono costretti a gestire più scuole contemporaneamente, con un sovraccarico di lavoro che ne compromette l’efficacia e la capacità di dedicarsi pienamente a ogni singolo istituto.
  • Le scuole: Si trovano senza una guida stabile e continuativa, con ripercussioni negative sulla pianificazione a lungo termine, sulla gestione del personale e sulla didattica. Una scuola senza un preside titolare perde un punto di riferimento fondamentale per la comunità scolastica.
  • Gli studenti: Sono i più penalizzati, privati di una leadership educativa coerente e costante, essenziale per la qualità dell’apprendimento e per lo sviluppo di un ambiente scolastico stabile. La mancanza di un dirigente stabile mina la fiducia e la continuità educativa.

I prossimi passi

Il 14 agosto i 28 dirigenti vincitori dei concorsi 2011 e 2023 dovranno scegliere le loro sedi. Subito dopo, l’USR pubblicherà l’elenco definitivo delle 42 sedi che andranno in reggenza e aprirà le procedure per l’assegnazione ad altri dirigenti già in servizio. Se alcune scuole non verranno scelte, saranno assegnate d’ufficio.

Questa situazione, descritta da molti come un paradosso, solleva forti preoccupazioni sul futuro dell’istruzione in Campania e sulla stabilità delle sue istituzioni scolastiche.

 

Ufficio Stampa Adesso Scuola

 

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