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INPS, visite fiscali per malattia 2023: fasce di reperibilità, assenza giustificata e ingiustificata 

Le visite fiscali INPS scattano quando il lavoratore si assenta per malattia. L’INPS si occupa di effettuare i controlli e verificare se il dipendente è effettivamente a casa malato. I controlli possono essere effettuati solo durante le fasce di reperibilità. Esistono però motivi per giustificare l’assenza, previa comunicazione

Visite fiscali 2023 INPS, le fasce di reperibilità

Le fasce di reperibilità 2023 per le visite fiscali INPS sono ancora quelle indicate dall’articolo 3 del decreto n. 206/2017. Per i dipendenti pubblici sono:

  • mattina: dalle 9.00 alle 13.00;
  • pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00.

I lavoratori privati devono essere reperibili nelle fasce 10-12 e 17-19.

Nell’arco di questo spazio temporale, è utile tenere a mente che:
  • si è soggetti alla visita fiscale sin dal primo giorno di malattia,
  • la visita può essere effettuata anche nei giorni festivi (se inclusi nel periodo della malattia),
  • potrebbe essere effettuata più volte durante la stessa malattia,
  • il medico fiscale può presentarsi più volte nel corso della stessa giornata,
  • è possibile allontanarsi dal proprio domicilio per recarsi in farmacia o dal proprio medico,
  • se il medico che effettua la visita fiscale non trova nessuno in casa, deve lasciare un recapito al quale contattarlo, così che il lavoratore possa giustificare l’assenza.

Quando ci si può assentare nelle fasce di reperibilità

Le assenze alla visita fiscale INPS dei lavoratori dipendenti pubblici possono essere giustificate in caso di:

  • causa di forza maggiore;
  • situazioni che hanno reso necessaria l’immediata presenza del lavoratore altrove;
  • visite, prestazioni e accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale (documentazione obbligatoria).

In questi casi, anche se il dipendente può allontanarsi da casa durante le fasce di reperibilità, è tenuto a comunicare preventivamente l’assenza all’amministrazione pubblica presso la quale è impiegato che, a sua volta, ne darà comunicazione all’INPS. La comunicazione da parte dell’amministrazione all’INPS può avvenire:

  • via email a medicolegale.nomesede@inps.it;
  • via fax indicato dalla struttura territoriale di riferimento;
  • tramite Contact center INPS.

Quando l’assenza è giustificata e come comunicarla

L’assenza alle visite fiscali INPS è un’argomento che interessa molti lavoratori, pubblici e privati, inclusi i docenti della scuola. E’ bene sapere, che nonostante chi è in malattia debba rispettare gli orari di reperibilità stabiliti dall’INPS, vi sono casi in cui l’assenza si considera giustificata. Quali sono questi casi?

Inps, casi in cui l’assenza alle visite fiscali è giustificata

Di seguito elenchiamo i casi in cui le visite fiscali INPS ammettono l’assenza, e sono:

  1. ricovero ospedaliero;
  2. periodi già accertati da precedente visita di controllo;
  3. assenza dovuta a giustificato motivi:
  • forza maggiore;
  • situazioni che abbiano reso imprescindibile ed indifferibile la presenza del lavoratore altrove;
  • concomitanza di visite, prestazioni e accertamenti specialistici se è dimostrabile che queste non potevano essere effettuate in orari diversi da quelli corrispondenti alle fasce di reperibilità;
  • ogni serio e fondato motivo che rende plausibile l’allontanamento del lavoratore dal proprio domicilio (Cass. Sent. n. 10661/2016).

L’assenza alla visita fiscale può essere giustificata, ad esempio, quando bisogna ritirare documenti legati alla malattia in atto presso Uffici sanitari o effettuare terapie urgenti. Altri casi sono visita presso l’ambulatorio del medico, anche un medico specialista in caso di cure dentistiche urgenti, farmacia, attività di volontariato non realizzabile in tempi diversi da quelli delle fasce orarie, visita o assistenza a un familiare stretto ricoverato in ospedale, in gravi condizioni.

Come si comunica l’assenza alla visita fiscale INPS?

Anche quando il contratto non prevede l’obbligo, nei casi di assenza giustificata durante le fasce di reperibilità, è consigliabile inviare una comunicazione al datore di lavoro; sarà il datore di lavoro a comunicare l’assenza all’Inps. In ogni caso, bisogna essere in possesso dell’idonea documentazione giustificativa, anche se si è comunicata l’assenza.

Cosa succede se l’assenza è ingiustificata alla visita fiscale INPS

Quali sono le conseguenze di un’assenza alla visita fiscale INPS, che non risulta giustificabile?

  1. prima visita: si perde il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia;
  2. seconda visita: oltre alla precedente sanzione, si aggiunge la riduzione del 50% del trattamento economico per il residuo periodo;
  3. terza visita: l’indennità Inps viene interrotta fino al termine del periodo di malattia (c’è il mancato riconoscimento della malattia).

Il lavoratore assente alla visita fiscale risulta inadempiente vero l’INPS e verso il datore di lavoro, e per questo motivo potrebbe essere soggetto a sanzione o, in casi gravi, al licenziamento. Quando previsto dal contratto collettivo, il lavoratore assente tenuto a comunicare l’assenza, può essere sanzionato disciplinarmente anche se l’assenza è dovuta ad un giustificato motivo (Cass. 10 febbraio 2000 n. 1481).

Allegati: Decreto n. 206/2017

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