TFA Sostegno X ciclo
Il nuovo bando TFA Sostegno X ciclo è in arrivo e offrirà oltre 32.000 posti per chi desidera abilitarsi come docente di sostegno. Il percorso, riservato a candidati in possesso di specifici titoli, si articola in tre prove selettive. L’avvio dei corsi è previsto entro giugno 2025.
Quali sono i requisiti di accesso al TFA Sostegno
– Per diventare docenti di sostegno è necessario superare il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), percorso abilitante attivato dalle università a numero chiuso. I requisiti variano in base al grado scolastico.
– Per la scuola dell’infanzia e primaria, occorre il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 oppure la laurea in Scienze della Formazione Primaria, inclusi eventuali titoli esteri riconosciuti.
– Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, serve un’abilitazione su classe di concorso, oppure una laurea magistrale o a ciclo unico che consenta l’accesso all’insegnamento. Gli ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) possono accedere anche con il solo diploma specifico. Questi criteri di accesso garantiscono che solo candidati con adeguata preparazione accedano al percorso formativo.
Quanti posti disponibili
Il bando relativo al X ciclo del TFA Sostegno è atteso nelle prossime settimane. I posti disponibili dovrebbero essere circa 32.000, suddivisi tra le diverse università. Il via ai corsi è previsto entro giugno 2025.
Quante saranno le prove
L’ accesso è subordinato al superamento di tre prove selettive, tutte con punteggio minimo fissato a 21/30. Il primo step è la prova preselettiva, composta da quesiti a risposta multipla. Gli argomenti riguardano abilità linguistiche, logico-matematiche, comprensione del testo, pedagogia e didattica speciale. Sono esentati dalla preselettiva i candidati con disabilità ≥66% e chi ha almeno 36 mesi di servizio su sostegno presso scuole statali o paritarie, anche non continuativi.
Prova scritta: contenuti e obiettivi
Chi supera la preselezione accede alla prova scritta, che consiste in domande aperte o semi-strutturate. Il focus è sulle discipline psicopedagogiche, metodologico-didattiche e normative, con l’obiettivo di valutare la capacità di progettare interventi educativi individualizzati e coerenti con i bisogni degli alunni. La prova mira a selezionare candidati capaci di costruire percorsi inclusivi, efficaci e regolamentati, verificando anche la padronanza teorica dei modelli di inclusione e delle metodologie didattiche specifiche. Si tratta di una fase cruciale per l’accesso al corso, in cui viene misurata la reale preparazione dei candidati al ruolo di docente di sostegno.
Colloquio orale e valutazione finale
La selezione si conclude con un colloquio orale, volto a verificare competenze comunicative, attitudine relazionale e capacità didattiche. La prova può includere la simulazione di attività educative e l’analisi di casi concreti, elementi che mettono alla prova l’adattabilità del candidato in situazioni reali. L’obiettivo è identificare futuri docenti capaci di intervenire in contesti complessi, lavorare in team multidisciplinari e sostenere alunni con differenti bisogni educativi. L’esito positivo consente l’accesso al corso universitario di specializzazione per il sostegno, il cui completamento porta all’abilitazione.
Ufficio Stampa Adesso Scuola